E lasciamo stare che la
mia morte non vi fosse onore, nondimeno credo che, ri-
mordendovene alcuna volta la conscienza, ve ne dorreb-
be d'averlo fatto, e talvolta, meglio disposta, con voi
medesima direste: «Deh quanto mal feci a non aver mi-
sericordia del Zima mio!»; e questo pentere non avendo
luogo, vi sarebbe di maggior noia cagione.