La viziosa e lorda vita de' cheri-
ci, in molte cose quasi di cattività fermo segno, senza
troppa difficultà dà di se' da parlare, da mordere e da ri-
prendere a ciascuno che ciò disidera di fare; e per ciò,
come che ben facesse il valente uomo che lo inquisitore
della ipocrita carità de' frati, che quello danno a' poveri
che converrebbe loro dare al porco o gittar via, trafisse,
assai estimo più da lodare colui del quale, tirandomi a
ciò la precedente novella, parlar debbo; il quale messer
Cane della Scala, magnifico signore, d'una subita e disu-
sata avarizia in lui apparita morse con una leggiadra no-
vella, in altrui figurando quello che di sé e di lui inten-
deva di dire; la quale è questa.