Era in quella corte questa usanza, che in su le tavole né
vino né pane né altre cose da mangiare o da bere si po-
nea giammai, se prima l'abate non veniva a sedere alla
tavola Avendo adunque il siniscalco le tavole messe,
fece dire all'abate che, qualora gli piacesse, il mangiare
era presto.
L'abate fece aprir la camera per venire nella sala, e ve-
nendo si guardò innanzi, e per ventura il primo uomo
che agli occhi gli corse fu Primasso, il quale assai male
era in arnese e cui egli per veduta non conoscea; e come
veduto l'ebbe, incontanente gli corse nello animo un
pensier cattivo e mai più non statovi, e disse seco: «Vedi
a cui io do mangiare il mio!» E tornandosi addietro, co-
mandò che la camera fosse serrata e domandò coloro
che appresso lui erano, se alcuno conoscesse quel ribal-
do che a rimpetto all'uscio della sua camera sedeva alle
tavole. Ciascuno rispose del no.