Ma, tornando a ciò che io cominciato avea, da che giu-
sto sdegno un poco m'ha trasviata più che io non credetti
dico che il già detto Guiglielmo da tutti i gentili uomini
di Genova fu onorato e volentieri veduto. Il quale, es-
sendo dimorato alquanti giorni nella città e avendo udite
molte cose della miseria e della avarizia di messer Ermi-
no, il volle vedere.
Messer Ermino aveva già sentito come questo Guigliel-
mo Borsiere era valente uomo, e pure avendo in se',
quantunque avaro fosse, alcuna favilluzza di gentilezza,
con parole assai amichevoli e con lieto viso il ricevette,
e con lui entrò in molti e vari ragionamenti, e ragionan-
do il menò seco, insieme con altri genovesi che con lui
erano, in una sua casa nuova, la quale fatta avea fare as-
sai bella; e, dopo avergliele tutta mostrata, disse: