La qual cosa udendo la donna, disperata della vendetta,
ad alcuna consolazione della sua noia propose di voler
mordere la miseria del detto re; e andatasene piagnendo
davanti a lui, disse:
- Signor mio, io non vengo nella tua presenza per ven-
detta che io attenda della ingiuria che m'è stata fatta, ma
in sodisfacimento di quella ti priego che tu m'insegni
come tu sofferi quelle le quali io intendo che ti son fatte,
acciò che, da te apparando, io possa pazientemente la
mia comportare; la quale, sallo Iddio, se io far lo potes-
si, volentieri la ti donerei, poi così buon portatore ne se'.
Il re, infino allora stato tardo e pigro, quasi dal sonno si
risvegliasse, cominciando dalla ingiuria fatta a questa
donna, la quale agramente vendicò, rigidissimo persecu-
tore divenne di ciascuno che contro all'onore della sua
corona alcuna cosa commettesse da indi innanzi.