Apersi gli occhi (bisogna ritenere che fino allora avessi soltanto creduto di aprirli) e mi trovai sul divano in una posizione disagiatissima.
Quegli che mi scuoteva per la spalla era il negoziante bolognese che la sera innanzi aveva cantato in chiave di tenore.
—Ma come?—balbettai confuso.—Dove siamo?
—Per bacco! Sul vapore... e già vicini a Genova.... Ella deve aver sognato qualche cosa d'orribile.
—Come lo sa?
—Sfido io. Ha messo un grido straziante che ci ha svegliati tutti.
E, invero, gli altri viaggiatori che avevano passato la notte nella sala comune mi guardavano con aria inquieta e disgustata. Scommetterei che a più d'uno era balenata l'idea ch'io non avessi il cervello a segno.[8]
—Sì, sì,—risposi mogio mogio, alzandomi a sedere sul divano,—mi pareva che facessimo naufragio.
—Corbezzoli! Meno male che non era che un sogno.... Però il sogno della mia romanza era più innocente. Se ne ricorda?[Page 66]
—Sicuro.
—Io ho una gran passione per la musica,—continuò il mio espansivo interlocutore,—e credo che se avessi potuto andar sul teatro, avrei fatto una discreta carriera.
—Senza dubbio, senza dubbio,—replicai distratto.
Mi pareva mill'anni[9] di prender una boccata d'aria libera, e rivestitomi alla meglio salii sopra coperta ove c'erano già alcune persone più mattiniere di me.
La coppia Riani mi venne incontro.
—Noi abbiamo veduto spuntare il sole,—mi disse la signora. E soggiunse con entusiasmo:—C'erano alcune nubi, e il sole le ha spazzate via tutte. Con questo tempo il viaggio per mare è delizioso.
—E voi come avete dormito?—mi chiese l'avvocato Camillo.
—Se sapeste!—risposi.—Sognai che andavamo a picco.
—Nientemeno?—proruppe la signora ridendo e mostrando la doppia fila de' suoi bianchissimi denti.
—Curioso fenomeno i sogni!—io ripigliai.—Mi pareva così vero, così vero.
—E noi due che fine si faceva?... Via, raccontateci.
In quel momento il vapore imboccava il porto di Genova.—No, no,—diss'io,—piuttosto che sentir raccontare un brutto sogno, guardate questa bella realtà.... Guardi, signora Maria, guardi le colline liguri, guardi la Lanterna, guardi la città che biancheggia laggiù in fondo.... Non è vero ch'è una vista magnifica?
—Sì, avete ragione.... Oh Camillo!—esclamò la giovine, posando la testa sulla spalla di suo marito in uno di quegli slanci di tenerezza che lo spettacolo delle cose belle desta nei cuori gentili.
I due sposi non badavano più a me. Io mi ritirai in disparte a pensare al mio sogno.