Io l'adoro in ginocchi!
Tremante al suono delle sue parole,
Vinta dal glauco riso de' suoi occhi.
Ciò che a noi serbi l'avvenire, ignoro;
Quali nuove dolcezze,
Quale follìa di baci e qual tesoro
D'estasi strane e non sognate ebbrezze
Noi strapperemo al minaccioso fato,
D'indovinar non tento.
Ma un rancore profondo ed implacato
Serbo nel core, e irosa lo rammento.
Soli, di sera. Il fuoco scintillante
Gl'irradïava il viso;
Aveva sulla bocca arsa e tremante
Appassionato e tenero il sorriso.
Io lo guardava e mi sentìa morire.
Mi serravan la gola
I singhiozzi di spasimo e desire:
Io lo guardava senza dir parola.
Quand'egli si levò, distolse il viso
Pallido e risoluto.
— E il folle desiderio fu conquiso,
Il nostro primo bacio fu perduto!
Or quando in braccio a lui giaccio rapita,
Soavemente stanca,
Da baci senza fine illanguidita,
Piegando sul suo cor la faccia bianca
Io gli susurro: Non perdono mai.
E ancor palpito e fremo
Pensando che fra i baci che mi dai
Quel primo bacio non ritroveremo! —