Camminando adunque l'abate, al quale nuove cose si
volgean per lo petto del veduto Alessandro, avvenne che
dopo più giorni essi pervennero ad una villa, la quale
non era troppo riccamente fornita d'alberghi; e volendo
quivi l'abate albergare, Alessandro in casa d'uno oste, il
quale assai suo dimestico era, il fece smontare, e fecegli
la sua camera fare nel meno disagiato luogo della casa;
e quasi già divenuto uno siniscalco dello abate, sì come
colui che molto era pratico, come il meglio si potè per la
villa allogata tutta la sua famiglia chi qua e chi là, aven-
do l'abate cenato e già essendo buona pezza di notte e
ogni uomo andato a dormire, Alessandro domandò l'oste
là dove esso potesse dormire. Al quale l'oste rispose:
- In verità io non so; tu vedi che ogni cosa è pieno, e
puoi veder me e la mia famiglia dormir su per le pan-
che; tuttavia nella camera dello abate sono certi granai,
à quali io ti posso menare e porrovvi su alcun letticello,
e quivi, se ti piace, come meglio puoi questa notte ti gia-
ci.