- Sì, tu mi credi ora con tue carezze infinte lusingare,
can fastidioso che tu se', e rappacificare e racconsolare;
tu se'errato; io non sarò mai di questa cosa consolata, in-
fino a tanto che io non te ne vitupero in presenzia di
quanti parenti e amici e vicini noi abbiamo. Or non sono
io, malvagio uomo, così bella come sia la moglie di Ric-
ciardo Minutolo? Non son io così gentil donna? Ché
non rispondi, sozzo cane? Che ha colei più di me? Fatti
in costà, non mi toccare, che tu hai troppo fatto d'arme
per oggi.