Novella Settima
Tedaldo, turbato con una sua donna, si parte di Firenze;
tornavi in forma di peregrino dopo alcun tempo; parla
con la donna e falla del suo error conoscente, e libera il
ma ito di lei da morte, che lui gli era provato che aveva
ucciso, e co' fratelli il pacefica; e poi saviamente colla
sua donna si gode.
Già si taceva Fiammetta lodata da tutti, quando la reina,
per non perder tempo, prestamente ad Emilia commise
il ragionare; la qual cominciò.