- Ricciardo, io non so come Domeneddio mi si concede-
rà che io possa comportare la 'ngiuria e lo 'nganno che
fatto m'hai. Non voglio gridar qui, dove la mia simplici-
tà e soperchia gelosia mi condusse; ma di questo vivi si-
curo che io non sarò mai lieta se in un modo o in uno al-
tro io non mi veggio vendica di ciò che fatto m'hai; e per
ciò lasciami, non mi tener più; tu hai avuto ciò che disi-
derato hai, e ha'mi straziata quanto t'è piaciuto; tempo è
di lasciarmi; lasciami, io te ne priego.