12. Il cinese felice.
Chi percorra in America le varie Chinatowns, non mancherà di notare la statua di un
uomo vigoroso che porta in spalla un sacco di tela. I mercanti cinesi lo chiamano il
Cinese Felice o il Buddha che ride.
Questo Hotei visse al tempo della dinastia T'ang. Non aveva alcun desiderio di definirsi
maestro di Zen né di radunare molti discepoli intorno a sé. Invece girava per le strade con
un grosso sacco di tela pieno di canditi, frutta e frittelle dolci da dare in regalo. E li
distribuiva ai bambini che si raccoglievano intorno a lui per giocare. Aveva istituito un
giardino d'infanzia della strada.
Ogni volta che incontrava un devoto di Zen gli tendeva la mano dicendo: «Dammi un
centesimo, uno solo». E se qualcuno lo pregava di tornare in un tempio e di insegnare, lui
ripeteva: «Dammi un centesimo».
Una volta, mentre era intento al suo lavoro-gioco, passò un altro maestro di Zen e gli
domandò: «Qual è il significato dello Zen?». Per tutta risposta, Hotei posò
immediatamente il sacco a terra. «Allora,» domandò l'altro «qual è l'attuazione dello
Zen?». Subito il Cinese Felice si rimise il sacco in spalla e continuò per la sua strada.