Il senso ermeneutico del dao (道) in Dao de jing di Laozi
(1) Il Dao e la teoria dello Yin yang
Alla filosofia del Dao è sempre collegata la teoria dello Yin yang[1]. Per comprendere il Dao, quindi, non si può non trattare della teoria dello Yin yang. Nella filosofia cinese, il concetto di Yang è descritto con la linea continua “—”; quello di Yin, linea spezzata “– –”. Usando gli ideogrammi compare nel carattere Yin l’elemento ‘nuvola’ (阴), che richiama l’ombra sul versante freddo della montagna; nello Yang, l’elemento ‘sole’ (阳), che evoca la luce sul versante soleggiato del monte. Nello Yi jing (Classico dei Mutamenti)[2] si spiega così la teoria dello Yin yang: in cielo si alternano il visibile e l’invisibile, sulla terra si alternano fioritura e deperimento. L’opposizione non è tra l’‘essere’ e il ‘non-essere’, ma tra il manifesto e il latente della realtà: il manifesto porta al latente e il latente permette al manifesto di ricostituirsi. Essi sono, in effetti, la stessa cosa. La mescolanza incessante generata dall’alternarsi continuo di Yin yang produce trasformazioni. La loro unità è da ricercare nell’unità bipolare di opposti complementari in un continuo divenire.[3]
Ecco come si spiega per la prima volta il Dao all’interno della teoria di Yin Yang: “Una volta Yin e una volta Yang, questo vuol dire il Tao”[4]. Significa che il Dao comprende lo Yin e lo Yang, e la loro Unità si realizza nel cambiamento e nella loro alternanza continua: Cielo e Terra, presenza ed assenza, parlare e silenzio (ascoltare), manifestazione e nascondimento, ombra e luce ecc. Tutto questo, per il Dao in sé, è la stressa cosa, vale a dire Yin e Yang sono due aspetti del Dao che si alternano, attraverso i quali il Dao si svela e si nasconde. Ma anche, fenomenicamente, esprime un mutamento continuo o un divenire incessante. La Realtà del Dao o il vero e originario Senso del Dao in sé, per l’uomo, non è come una cosa fatta, che è già totalmente davanti agli occhi, ma sono sopratutto il mistero ultimo e vivo come l’alternarsi di manifesto-nascosto e di luce-tenebre, da vivere e da esperire. Questo non significa che nel Dao coesistono due elementi separati, ad esempio ombra e luce visti come un chiaro fenomeno dualistico, ma esprime prima di tutto la caratteristica della mutabilità attraverso l’alternanza dello Yin e dello Yang e insieme alla possibilità dello svelamento della realtà e del senso vero del Dao proprio all’interno di questo rapporto fra Yin e Yang. Questo è un punto molto chiaro nel libro Yi jing.