Era salito in gran pregio sopra tutti un vecchio volpone. Andavano per ogni bocca il gran sapere e l'impareggiabile valore di lui: ognuno temeva d'esser tardo a rendergli onore.
E perchè?
Era accaduto tra le volpi una cosa che vediamo accadere anche tra noi uomini. Si sapeva che il Leone chiamava spesso quel volpe alla sua corte, e lo copriva di onori e mostrava di tener gran conto di lui e dell'opera sua.
Qual fosse in verità questa sua opera tanto cara al re, nessuno si curava d'accertare; ma tutti eran certissimi che si trattasse di difficili operazioni diplomatiche, oppure di ardue incursioni ne' regni limitrofi, le quali cose, senza l'accorgimento e l'audacia del volpe, non si sarebbero condotte a buon fine.
Invece, un bel giorno, la mia cagna di poco sgravata, penetrata, non so come, nei giardini della corte, offrendo le sue poppe al minore rampollo della real casa, seppe una certa cosa....
— Quando la mamma va a caccia per qualche giorno, e mi lascia crepar di fame — le disse in un [86]orecchio il leoncino — quell'animale tutta coda conduce al mio babbo un'altra leonessa più giovane e più bella della mamma mia; poi va fiutando d'intorno per ogni parte, e appena ha sentore che mamma ritorni, corre dal babbo e gli porta via la bella leonessa!
Ma queste, cari lettori miei, son favole.... povere favole! Cose che succedono tra le bestie.