Queste è una di quelle notizie che mettono nel sangue una disperazione
cieca, e impediscono di
pensare. Pelle appena qualche sera prima era lì
con
loro che diceva: facciamo un colpo come dico io, sentite! Par quasi strano
di non sentire il suo respiro intasato dal raffreddore, dietro di loro, mentre
si mette a oliare il mitragliatore per l'azione dell'indomani. Invece ora Pelle
è laggiù nella città proibita, con una grande testa di morto sul berretto
nero, con armi nuove e bellissime, senza più paura di
rastrellamenti, e
sempre quella sua furia che gli fa sbattere gli occhietti arrossati dal
raffreddore, umettarsi le labbra sbavate dall'arsura, furia contro di
loro, i
suoi compagni di ieri, furia senz'odio o rancore, così come in un gioco tra
compagni che ha per posta la morte.