Che passerà quando vien primavera.
Vedessi poi che belle guance rosse!
Fanno invidia alle bambole di cera.
Ora la mamma non mi sgrida mai,
E babbo poi! Mi bacia ogni momento.
Mi guarda in faccia e dice: Come stai?
E s'io non rido non è mai contento.
Sono felice! Vivere è un incanto.
Sai che domani compio i diciott'anni? —
— Poveri morti! È triste il camposanto.
Nevica!... Addio. Salutami Giovanni.