"È possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..."
"Oh! non è sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe. Ma la volpe ritornò alla sua idea:
"La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte
le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu
mi addomestichi, la mia vita sarà illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso
da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla
tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non
mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo
è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel
grano..."
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli
amici, e da conoscere molte cose".