Ma nell'osteria gli uomini sono un muro di schiene che non s'apre per
lui; e c'è un uomo nuovo in mezzo a loro, tutto magro e serio. Gli uomini
smicciano Pin che entra, poi smicciano lo sconosciuto e dicono qualche
parola. Pin vede che tira aria diversa; ragione di più per farsi avanti a mani
in tasca e dire: - Mondoboia, la faccia che ha fatto il tedesco dovevate ve-
dere.
Gli uomini non rispondono con le solite uscite. Si voltano piano, a uno a
uno. Miscèl Francese prima lo smiccia come se non lo avesse mai visto,
poi dice, lento: - Sei una sporca carogna di ruffiano.
Il volo di vespe sulla faccia di Pin ha un guizzo subito spento, poi Pin
parla calmo, ma con gli occhi piccoli: - Poi mi dici perché.
Il Giraffa volta un po' il collo verso di lui e fa:
- Vai via, noi con chi se la fa coi tedeschi non abbiamo nulla da spartire.
- Va a finire, - dice Gian l'Autista, - che diventerete pezzi grossi del
fascio, tu e tua sorella, con le vostre relazioni.
Pin cerca di fare la faccia di quando li prende in giro.
- Poi mi spiegate il significato, - dice. - Io col fascio non d ho mai avuto
niente da spartire, nemmeno coi balilla, e mia sorella va con chi le pare e
non da fastidio a nessuno.
Miscèl si gratta un po' la faccia: - Quando viene il giorno che cambia
tutto, mi capisci? tua sorella la facciamo girare rasata e nuda come una
gallina spennata... E per te... per te snidiamo un servizio che non te lo
sogni neppure...
Pin non si scompone ma si vede che dentro ci soffre e si morde le labbra:
- Quando viene il giorno che diventate più furbi, - dice, - vi spiegherò
come stanno le cose. Primo, che io con mia sorella non sappiamo niente
l'uno dell'altro e il ruffiano lo andate a fare voi se ne avete voglia.