Secondo, che mia sorella non va coi tedeschi perché tiene coi tedeschi, ma
perché è internazionale come la crocerossa e alla maniera che va con loro
poi andrà con gl'inglesi, i negri e tutti i sacramenti che verranno dopo -.
(Questi son tutti discorsi che Pin ha imparato ascoltando i grandi, magari
quelli stessi che ora parlano con lui. Perché ora tocca a lui spiegarlo a
loro?) - Terzo, che io col tedesco tutto quel che ho fatto è stato
scroccargli delle gran sigarette, e in cambio gli ho fatto degli scherzi come
quello di quest'oggi che ormai m'avete fatto girar l'anima e non ve lo
racconto più. Ma il tentativo di sviare il discorso non attacca.
Gian l'Autista dice: - Tempo di scherzate! Io sono stato in Croazia e li
bastava che uno scemo di tedesco andasse per donne in un paese che non
se ne trovava più manco il cadavere.
Miscèl dice: - Un giorno o l'altro te lo facciamo trovare in un tombino, il
tuo tedesco.
Lo sconosciuto che è stato tutto il tempo zitto, senz'approvare né
sorridere, lo tira un po' per una manica: - Non è il caso di parlar di questo
adesso. Ricordatevi quel che v'ho detto.
Gli altri annuiscono e guardano ancora Pin. Che cosa possono volere da
lui?
- Di', - fa Miscèl, - hai visto che pistola ha il marinaio?
- Un boia di pistola, ha, - risponde Pin.
- Ben, - fa Miscèl, - tu ci porterai quella pistola,
- E come faccio? - fa Pin.
- T'arrangi.
- Ma come faccio se là porta sempre appiccicata al sedere. Pigliatela voi.
- Ben, dico: a un certo punto non se li toglie i pantaloni? ? allora si toglie
anche la pistola, sta' sicuro. Tu vai e gliela prendi. T'arrangi.
- Se voglio.
- Senti, - fa il Girarla, - non stiamo qui a scherzare. Se vuoi essere dei
nostri ora sai cosa devi fare; se no...
- Se no?
- Se no... Lo sai che cos'è un
gap?