Una volta fuori non c'è da pensare a tornare nella sua cuccetta, a
nascondere la pistola sotto il materasso
come le mele rubate al mercato
della frutta. Tra poco il tedesco s'alzerà e cercherà la pistola e metterà tutto
a soqquadro.
Pin esce nel carrugio: non è che la pistola gli bruci addosso; cosi
nascosta nei suoi vestiti è un oggetto come un altro e ci si può dimenticare
d'averla; spiace anzi questa propria indifferenza, e a ricordarsene Pin
vorrebbe gli prendesse un brivido. Una pistola vera. Una pistola vera. Pin
cerca di eccitarsi col pensiero. Uno che ha una pistola vera può tutto, è
come un uomo grande. Può far fare tutto quello che vuole alle donne e agli
uomini minacciando d'ucciderli, Pin ora impugnerà la pistola e camminerà
sempre con la pistola puntata: nessuno potrà togliergliela e tutti ne avranno
paura. Invece ha sempre la pistola avvolta nel gomitolo del cinturone, sotto
il maglione e non si
decide a toccarla, spera quasi che quando la cercherà
non ci sia più, si sia smarrita nel calore del suo corpo.