- Begli uomini, - fa Pin. Gli danno un'occhiata.
- Brutto muso, - gli fa Giraffa, amichevole. Nessuno dice più niente.
- Allora, - fa Pin.
- Allora, - dice Gian l'Autista, - cosa ci racconti di nuovo?
Pin è un po' smontato.
- Ben, - fa il Francese, - sei giù di morale? Cantacene un po' una, Pin.
? Qui, - pensa Pin, - fanno l'indiano anche loro, ma non stan più nella
pelle dalla curiosità ?.
- Ale, - dice. Ma non attacca: ha la gola appiccicata, secca, come quando
si ha paura di piangere.
- Ale, - ripete. - Quale vi canto?
- Quale? - fa Miscèl.
E Giraffa: - Che barba, stasera, vorrei già essere a dormire.
Pin non ne può più del gioco: - E quell'uomo? -chiede.
- Chi?
- Quell'uomo seduto lì, prima?
- Ah, - dicono gli altri e scuotono il capo. Poi riprendono a parlottare tra
loro.
- Io, - dice il Francese agli altri, - con questi del comitato non mi
comprometterei troppo. Non me la sento d'andar di mezzo per la faccia
loro.