La mia storia era quella dell'adolescenza durata troppo a lungo, per il giovane che
aveva preso la guerra come un alibi, nel senso proprio e in quello traslato. Nel giro di
pochi anni, d'improvviso l'alibi era diventato un qui e ora. Troppo presto, per me; o
troppo tardi: i sogni sognati troppo a lungo, io ero impreparato a viverli. Prima, il
capovolgersi della guerra estranea, il trasformarsi in eroi e in capi degli oscuri e re-
frattari di ieri. Ora, nella pace, il fervore delle nuove energie che animava tutte le
relazioni, che invadeva tutti gli strumenti della vita pubblica, ed ecco anche il lontano
castello della letteratura s'apriva come un porto vicino e amico, pronto ad accogliere
il giovane provinciale con fanfare e bandiere. E una carica amorosa elettrizzava l'aria,
illuminava gli occhi delle ragazze che la guerra e la pace ci avevano restituito e fatto
più vicine, divenute ora davvero coetanee e compagne, in un'intesa che era il nuovo
regalo di quei primi mesi di pace, a riempire di dialoghi e di risa le calde sere
dell'Italia resuscitata.
Di fronte a ogni possibilità che s'apriva, io non riuscivo a essere quello che avevo
sognato prima dell'ora della prova: ero stato l'ultimo dei partigiani; ero un innamorato
incerto e insoddisfatto e inabile; la letteratura non mi s'apriva come un disinvolto e
distaccato magistero ma come una strada in cui non sapevo da che parte cominciare.
Carico di volontà e tensione giovanili, m'era negata la spontanea grazia della gio-
vinezza. Il maturare impetuoso dei tempi non aveva fatto che accentuare la mia
immaturità.
Il protagonista simbolico del mio libro fu dunque un'immagine di regressione: un
bambino. Allo sguardo infantile e geloso di Pin, armi e donne ritornavano lontane e
incomprensibili; quel che la mi* filosofia esaltava, la mia poetica trasfigurava in
apparizioni nemiche, il mio eccesso d'amore tingeva di disperazione infernale.
Scrivendo, il mio bisogno stilistico era tenermi più in basso dei fatti, l'italiano che
mi piaceva era quello di chi ? non parla l'italiano in casa ?, cercavo di scrivere come
avrebbe scritto un ipotetico me stesso autodidatta.