Difatti il baccano piantato da Pin si sente dappertutto, gli ufficiali degli
altri uffici cominciano a essere seccati, al comando tedesco c'è sempre un
viavai di gente per permessi e forniture, non è bene che tutti sentano che
loro battono anche i bambini.
L'ufficiale con la faccia infantile riceve l'ordine di smettere
l'interrogatorio; continuerà un altro giorno e in altra sede. Ma far stare zitto
Pin adesso è un problema. Loro vogliono spiegargli che tutto è finito ma
Pin copre la loro voce coi suoi strilli. Gli si avvicinano in molti, per
calmarlo, ma lui scappa e si divincola e raddoppia i piagnistei. Fanno
entrare sua sorella che lo consoli e lui a momenti le salta addosso per
morderla. Dopo un po' c'è un gruppetto di militi e di tedeschi attorno a lui
che cercano di rabbonirlo, qualcuno gli fa una carezza, qualcuno cerca
d'asciugargli le lacrime.
Alla fine, stremato, Pin si cheta, ansimando senza più voce in gola. Ora
un milite lo condurrà alla prigione e domani lo riaccompagnerà
all'interrogatorio.