- Di' Lupo Rosso, - fa Pin, - non mi pianterai mica qui da solo?
- Sta' sicuro, - dice Lupo Rosso, - parola mia che torno. Poi andiamo
dalla P. 38.
Pin ora è solo che aspetta. Ora che non c'è più Lupo Rosso tutte le ombre
prendono forme strane, tutti i rumori sembrano passi che si avvicinano. ?
il marinaio che sbraita in tedesco in cima al carrugio e adesso viene a
cercarlo fin là, è nudo, in maglietta, e dice che Pin gli ha rubato anche i
pantaloni. Poi viene l'ufficiale con la faccina da bimbo, con un cane poli-
ziotto al guinzaglio, frustandolo con il cinturone della pistola. E il cane
poliziotto ha la faccia dell'interprete dai baffi di topo. Arrivano a un
pollaio e Pin ha paura d'esserci lui, nascosto in quel pollaio. Invece
entrano, e scoprono il piantone che ha accompagnato Pin alla prigione,
rannicchiato come una gallina, chissà perché.
Ecco, al nascondiglio di Pin fa capolino una faccia conosciuta che gli
sorride: è Miscèl il Francese! Ma Miscèl si mette il cappello e il suo
sorriso si trasforma in sogghigno: è il berretto della brigata nera con sopra
la testa da morto! Ecco che arriva Lupo Rosso, finalmente! Ma un uomo lo
raggiunge, un uomo con l'impermeabile chiaro, lo prende per un gomito e
fa segno di no, indicando Pin, con la sua espressione scontenta: è
Comitato, Perché non vuole che Lupo Rosso lo raggiunga? Indica i disegni
sul serbatoio, disegni enormi che rappresentano la sorella di Pin a letto con
un tedesco! Dietro il serbatoio c'è pieno di spazzatura: Pin non se n'era
accorto prima. Ora vuoi scavarsi un nascondiglio in mezzo alla spazzatura,
ma tocca una faccia umana: c'è un uomo vivo seppellito nella spazzatura,
la sentinella con la sua triste faccia tagliuzzata dal rasoio!