Vicino alla bara e ai due fascisti che scavano ci sono i tre cognati calabresi
a capo scoperto, con le sciarpe di lana nera e le pistole puntate che dicono
preghiere latine. I fascisti lavorano con fretta: hanno già scavato una fossa
profonda e guardano i cognati.
- Ancora, - dice Duca.
- Più profonda? - chiedono i fascisti.
- No, -
dice Duca, - più larga.
I fascisti continuano a scavare e a buttare su terra; fanno una fossa due,
tre volte più larga.
- Basta, - dice Duca.
I fascisti adagiano il cadavere di Marchese in mezzo alla fossa; poi
escono per ributtare dentro la terra.
- Giù
- dice Duca, - copritelo restando giù.