I fascisti fanno cadere palate di terra solo sopra il morto e rimangono in
due fosse separate ai lati del cadavere sotterrato. Ogni tanto si voltano per
vedere se Duca permette loro di salire, ma Duca vuole che continuino a
buttare tetra sul cognato morto, terra che già forma un'alta tomba sul suo
corpo.
Poi viene la nebbia e gli uomini lasciano i cognati a capo scoperto e
pistola puntata e se ne vanno; una nebbia opaca, che cancella le figure e
smorza i suoni.
La storia dei funerali del calabrese, risaputa al comando di brigata,
suscitò disapprovazione e il commissario Giacinto viene chiamato ancora
una volta a rapporto; Intanto gli uomini rimasti nel casolare sfogano una
rabbiosa e gonfia voglia d'allegria ascoltando gli scherzi di Pin che,
risparmiando per quella sera i cognati in lutto, s'accanisce contro Zena il
Lungo detto Bertetta-di-Legno.