La Giglia sta ginocchioni vicino al fuoco, porgendo mano mano la legna
sottile al marito che bada a nutrire la fiamma; intanto segue i discorsi e
ride e gira intorno gli occhi verdi. E ogni volta i suoi occhi s'incontrano
con quelli ombrati del Dritto e allora anche il Dritto ride, col suo sorriso
cattivo e malato e rimangono con gli sguardi incrociati, finché lei non
abbassa gli occhi, e sta seria.
- Pin, smettila un po', - dice Giglia, - cantaci un po'quella:
Chi bussa alla
mia porta...
Pin lascia in pace il genovese per mettersi a stuzzicare lei.
- Chi vorresti ti bussasse alla porta, dimmi un po', Giglia, - fa Pin, -
quando tuo marito non è in casa?