E per conservare tutto diventano spie, fascisti; interi paesi nostri nemici... Poi,
gli operai. Gli operai hanno una loro storia di salari, di scioperi, di lavoro e
lotta a gomito a gomito. Sono una classe, gli operai. Sanno che c'è del
meglio nella vita e che si deve lottare per questo meglio. Hanno una patria
anche loro, una patria ancora da conquistare, e combattono qui per
conquistarla. Ci sono gli stabilimenti giù nelle città, che saranno loro;
vedono già le scritte rosse sui capannoni e bandiere alzate sulle ciminiere.
Ma non ci sono sentimentalismi, in loro. Capiscono la realtà e il modo di
cambiarla. Poi c'è qualche intellettuale o studente, ma pochi, qua e là, con
delle idee in testa, vaghe e spesso storte. Hanno una patria fatta di parole, o
tutt'al più di qualche libro. Ma combattendo troveranno che le parole non
hanno più nessun significato, e scopriranno nuove cose nella lotta degli
uomini e combatteranno cosi senza farsi domande, finché non cercheranno
delle nuove parole e ritroveranno le antiche, ma cambiate, con significati
insospettati. Poi chi c'è ancora?