Kim è logico, quando analizza con i commissari la
situazione dei distaccamenti, ma quando ragiona andando da solo per i sentieri, le cose
ritornano misteriose e magiche, la vita degli uomini piena di miracoli.
Abbiamo ancora la testa piena di miracoli e di magie, pensa Kim. Ogni
tanto gli sembra di camminare in un mondo di simboli, come il piccolo
Kim in mezzo all'India, nel libro di Kipling tante volte riletto da ragazzo.
? Kim... Kim... Chi è Kim?... ?
Perché lui cammina quella notte per la montagna, prepara una battaglia,
ha ragione di vite e
di morti, dopo la sua melanconica infanzia di bambino
ricco, dopo la sua scialba adolescenza di ragazzo timido? A volte gli
sembra d'essere in preda a furibondi squilibri, d'agire in preda all'isteria.
No, i suoi pensieri sono logici, può analizzare ogni cosa con perfetta chia-
rezza. Ma non è un uomo sereno. Sereni erano i suoi padri, i grandi padri
borghesi che creavano la ricchezza. Sereni sono i proletari che sanno quel
che vogliono, i contadini che ora vegliano di sentinella ai loro paesi, sereni
sono i sovietici che hanno deciso tutto e ora fanno la guerra con
accanimento e metodo, non perché sia bello, ma perché bisogna.