Non sparano ancora, - dice. - Chissà cosa succede. Pin va via, andrà
davvero per acqua adesso. Bisogna dar loro il tempo, se no non succederà
mai niente. Vicino alla fontana c'è un roveto pieno di more. Pin si mette a
mangiar more. Le more gli piacciono ma ora non prova gusto a mangiarle,
se ne riempie la bocca ma non riesce a sentirne il sapore. Ecco: ora ne ha
mangiato abbastanza, può ritornare. Ma forse è ancora troppo presto:
meglio che prima faccia i suoi bisogni. Si accoccola fra i cespugli. ? bello
sforzarsi e intanto pensare al Dritto con la Giglia, che si rincorrono fra i
ruderi della cucina, o agli uomini condotti a inginocchiarsi nelle fosse, al
tramonto, nudi e gialli, battendo i denti, tutte cose incomprensibili e
cattive, con uno strano fascino come le proprie feci.
Sì pulisce con foglie. ? pronto, va.
Nella cucina tutte le patate sono rovesciate in terra. La Giglia è in un
angolo, al di là dei sacchi e della marmitta e ha il coltello in mano. La
camicia da uomo è sbottonata: ci sono i seni bianchi e caldi, dentro! Dritto
è al di là della barriera, la minaccia col coltello. ? vero: si stanno
inseguendo, forse ora si feriscono.