Ed era anche molto strano, pensai, che due persone così dissimili come la signorina Reilly e il maggiore Pennyman avessero riportata l'identica impressione.
Proprio in quel momento il signor Coleman balzò in casa. Balzò è la parola esatta, perché se avessi veduto spuntargli una coda da dimenare, e la lingua gli fosse uscita pendula dalla bocca, non sarei rimasta molto sorpresa.
«Salve, salve!» disse. «Il miglior compratore del mondo! Sono io. Sheila, avete mostrato alla signorina Leatheran le bellezze della città?»
«Non ne è rimasta molto colpita» rispose brevemente la signorina Reilly.
«E non le do torto» disse allegramente il signor Coleman. «La più sporca e diroccata cittadina dell 'universo.»
«Ma come, Bill, voi non siete un amatore dell'antichità e del pittoresco? Non riesco a capire che razza di archeologo siete!»
«La colpa non è mia. È del mio tutore. Un tipo coltissimo e sempre sepolto fra i libri, in pantofole. E con un pupillo come me! Pensate!»
«Ma è stato sciocco da parte vostra, Bill, lasciarvi avviare per forza a una professione per la quale non avevate alcuna disposizione» disse Sheila seccamente.
«No, per forza, la mia cara amica Sheila, no, per forza. Il vecchio mi chiese se avessi qualche particolare inclinazione, io gli dissi di no, e allora lui mi spedì qui.»
«Ma davvero voi non avete idea, proprio nessuna idea di quel che vi piace? Dovreste pur averla!»
«Certo che ce l'ho. La mia idea sarebbe quella di lasciar perdere il lavoro, aver un mucchio di quattrini e dedicarmi alle corse automobilistiche.»
«Che assurdità!» fece la signorina Reilly con aria indispettita.
«Oh, capisco benissimo che la cosa non è possibile» disse allegramente il signor Coleman. «Così, visto che è proprio necessario far qualcosa, tutto mi va bene pur che non si tratti di star chiuso in un ufficio tutto il giorno. Non è mica brutto vedere un po' di mondo. "Vada per gli scavi!" dissi allora. Ed eccomi qua!»
«E chissà come sarà prezioso il vostro lavoro!»
«Quanto a questo, c'è poco da scherzare, sapete? Sono bravissimo a star sui luoghi gridando "Allah! Allah!" a chiunque passa. E come disegnatore non sono affatto disprezzabile. Imitare le calligrafie poi è sempre stata la mia specialità. Sarei stato un falsario di prim'ordine. Be', del resto sono ancora in tempo. Se un giorno, Sheila, la mia Rolls Royce vi schizzerà di fango mentre starete aspettando l'autobus, dite pure che mi sono dato a un' attività criminosa.»
La signorina Reilly rispose freddamente:
«Non vi pare che dovreste mettervi in cammino Invece di continuare a chiacchierare?»
«Come siamo ospitali, vero, signorina Leatheran?»
«Sono certa che la signorina Leatheran avrà fretta di sistemarsi.»
«Voi siete sempre certa di qualche cosa, Sheila» osservò il signor Coleman con un sogghigno.
"Questo è vero" pensai. "Un piccolo padreterno, questa ragazza.'