Poirot non mi lasciò il tempo di rispondere, anche se avessi voluto, perché disse immediatamente:
«Quel che desidero conoscere è il pensiero di un uomo, intorno a Louise Leidner.»
Emmott sorrise.
«Credo che tutti i pareri maschili debbano somigliarsi, in questo caso. Non era giovane, ma credo che fosse la più bella donna che mai avessi incontrato.»
«Questa non è una risposta, signor Emmott.» «Ma è molto vicino ad esserla, signor Poirot.»
Nuovo silenzio. Poi:
«Quand'ero ragazzo lessi una fiaba, una fiaba nordica, riguardo alla Regina della Neve e al piccolo Kay... Mi pare che la signora Leidner fosse un po' come quella fata, che voleva sempre portare il piccino sul suo cavallo...»
«Già, un racconto di Andersen. E c'era anche una ragazza, la piccola Gerda, se non erro.»
«Forse. Non lo ricordo troppo bene.»
«E non potete dirmi altro, signor Emmott?»
«Mah! Non era un tipo facile da capire. Diabolica un giorno e angelica il giorno dopo. Avete ragione voi di dire che è il centro di questo affare. Sì, la signora Leidner voleva essere sempre al centro delle cose, e che gli altri tutti si dedicassero anima e corpo ad accontentarla.» «E se qualcuno non intendeva accontentarla?»
«Allora le cose si guastavano!»
Lo vidi stringer forte le mascelle.
«Signor Emmott, non vorreste, in via assolutamente confidenziale, dirmi chi, secondo voi, potrebbe averla assassinata?»
«Non lo so» rispose il giovane. «Non ne ho la più pallida idea. Però credo che se fossi stato Carl — Carl Reiter intendo dire — le avrei sparato volentieri. Era tremenda con lui. A dire il vero, lui se lo meritava, per la sua eccessiva sensibilità. Veniva voglia di prenderlo a calci negli stinchi.»
«E la signora Leidner gli ha dato qualche... calcio negli stinchi?»
Emmott sogghignò.
«No. Piccole punture con uno spillo da ricamo: questo era il suo metodo. Lui era irritante, un vero ragazzo imbambolato, ma uno spillo può essere un'arma penosissima...»
Lanciai un'occhiata a Poirot e mi parve di veder le sue labbra tremare leggermente.
«Però... voi non credete che Carl Reiter possa averla uccisa...»
«No. Non si assassina una donna perché non perde un'occasione per farvi fare la figura dell'imbecille.»
Poirot scosse il capo pensosamente.
Il signor Emmott aveva definito la vittima come una creatura quasi inumana, ma c'era qualcosa da dire anche in sua difesa. L'atteggiamento di Carl Reiter era stato terribilmente irritante. Mi dava un balzo ogni volta che lei gli rivolgeva la parola, e faceva cose stupidissime come quelle di offrirle continuamente la marmellata, mentre era noto che la signora non ne mangiava mai. Gli uomini non capiscono come talvolta i loro modi attirino i ceffoni. Mi riservai di menzionare a suo tempo la cosa al signor Poirot.