«C'è qualcuno... qualcuno nella camera vicina alla mia. L'ho sentito... l'ho sentito grattar contro il muro.»
Balzai giù dal letto e mi avvicinai alla signora.
«Non sarà nulla... Eccomi qui. Non spaventatevi così, cara.»
Lei sussultò.
«Andate a chiamare Eric.»
Corsi subito a bussare alla sua porta e un minuto dopo lui era con noi. La signora Leidner, seduta sul mio letto, respirava profondamente, a scatti. «L'ho sentito» disse «l'ho sentito che grattava il muro.»
«Qualcuno nella camera delle antichità?» gridò il professore, e corse subito fuori. Non potei fare a meno di pensare alla diversità delle due reazioni: la paura della signora Leidner era puramente personale, quella del professore era rivolta invece e soltanto ai suoi preziosi oggetti.
«La camera delle antichità!» disse la signora Leidner. «Ma certo! Che sciocca sono stata!»
Si alzò e, stringendosi nella vestaglia, mi fece cenno di seguirla. Ogni traccia del suo folle terrore era scomparsa.
Arrivati nella camera delle antichità vi trovammo il professore e Padre Lavigny. Quest'ultimo aveva udito lui pure un rumore, s'era alzato e gli era parso di aver visto una luce nella camera delle antichità.
Dopo aver infilato le pantofole e acceso una torcia, era accorso, ma non vi aveva trovato nessuno. Inoltre, la porta era chiusa a chiave come sempre doveva essere nottetempo.
Mentre stava verificando che non mancasse nulla era sopraggiunto il professore.
Null'altro potemmo apprendere... La porta dell'arco d'ingresso era chiusa e gli uomini di guardia ci assicurarono che nessuno sarebbe potuto entrare dall'esterno; ma siccome con ogni probabilità erano profondamente addormentati, la loro deposizione contava ben poco.
Non v'erano tracce di un'intrusione, e non mancava niente. Forse la signora Leidner era stata spaventata dal rumore prodotto da Padre Lavigny mentre spostava gli oggetti negli scaffali per accertarsi che non ne fosse scomparso alcuno.
D'altra parte il Padre affermava decisamente di avere: a) udito rumori di passi sotto la sua finestra; b) visto un riflesso di luce, probabilmente una torcia, nella camera delle antichità.
Nessun altro aveva udito o visto qualcosa. Questo incidente è importante nella mia narrazione perché spinse la signora Leidner a confidarsi con me il giorno seguente.