«Non c'è molto altro da dire. Tre anni fa conobbi Eric. Avevo deciso di non sposarmi più, ma lui riuscì a farmi cambiar parere. Subito dopo il nostro fidanzamento, cominciai ad aspettare la consueta lettera minatoria. Non giunse. Allora mi convinsi che il mio persecutore fosse morto, o stanco del suo gioco crudele. Due giorni dopo il matrimonio ricevetti questa.»
Lei aprì un piccolo scrigno che stava sul tavolino, ne tirò fuori una lettera e me la porse. L'inchiostro era leggermente sbiadito. La calligrafia slanciata, un po' femminea, quasi.
Hai disobbedito. Non c'è più scampo. Dovevi rimanere soltanto la moglie di Frederick Bosner! Devi morire!
«Rimasi molto spaventata, ma non come lo sarei stata una volta. La vicinanza di Eric mi dava un tale senso di sicurezza. Un mese dopo mi giunse una seconda lettera: questa.»
Non ho dimenticato. Sto facendo i miei piani. Devi morire: non c'è più scampo per te. Perché hai disobbedito?
«E il professor Leidner è al corrente della cosa?»
«Sa che sono minacciata. Quando giunse la seconda lettera, gliele mostrai entrambe. È propenso a credere che si tratti di un maniaco, oppure di qualcuno che intende ricattarmi.»
Tacque un momento, poi continuò:
«Pochi giorni dopo aver ricevuto la seconda lettera sfuggimmo per miracolo alla morte per asfissia. Qualcuno era entrato nel nostro appartamento mentre dormivamo e aveva aperto il gas. Fortunatamente mi svegliai in tempo! Ma ormai non ne potevo più. Dissi a Eric che da anni ero perseguitata e quel pazzo, chiunque fosse, aveva davvero intenzione di uccidermi. Per la prima volta, forse, cominciai a pensare che si trattasse di Frederick. C'era qualcosa di spietato, dietro la sua gentilezza.
"Eric si dimostrò meno allarmato di me. Voleva ricorrere alla polizia, ma io mi opposi. Alla fine decidemmo che l'avrei accompagnato qui e che d'estate, anziché tornare in America, sarei rimasta a Londra o a Parigi.
"Così facemmo e tutto andò bene. Mi credetti al sicuro. Dopo tutto, avevamo messo mezzo mondo fra noi e 11 mio nemico.
"Ed ecco, tre settimane fa ricevetti una lettera con un francobollo dell 'Irak... "
Mi porse una terza lettera.
Credevi di potermi sfuggire. T 'inganni. Non c 'è più scampo per te. Mi hai tradito e devi morire. Presto la morte ti raggiungerà.
«E, una settimana fa... questo. Proprio qui, su questo tavolo. E non era giunto per posta.»
Presi il foglio che mi porgeva. Vi erano scritte due sole parole:
Sono arrivato.