«No! No!»
Il professor Leidner, agitatissimo, cominciò a passeggiare su e giù per lo studio.
«Quel che voi dite è Impossibile, Reilly, assolutamente impossibile. Uno di noi! Ma tutti, tutto il personale della spedizione era devoto a Louise!»
Una strana espressione contorse lievemente le labbra del dottor Reilly. Date le circostanze era difficile, per lui, dir qualcosa, ma se il silenzio di un uomo può esser eloquente, il suo era eloquentissimo.
«Impossibile, impossibilissimo!» ripeté il professor Leidner. «Tutti le erano devoti... Aveva un tale fascino, Louise! E tutti lo sentivano.»
Il dottor Reilly tossì.
«Scusatemi, Leidner» disse «ma, dopo tutto, questa è soltanto una vostra impressione. Se qualche membro della spedizione avesse nutrito sentimenti ostili alla signora, non lo avrebbe naturalmente proclamato davanti a voi, Leidner.»
Il professore appariva smarrito.
«Anche questo è vero... verissimo... Eppure, Reilly, credo che voi abbiate torto. Sono sicuro che tutti volevano bene a Louise.»
Tacque per un po' , poi sbottò:
«No, la vostra idea è infame! È... è assolutamente inammissibile.»
«Ma non possiamo fare astrazioni dai... eh... dai fatti» disse il capitano Maitland.
«Fatti? Fatti? Bugie dette da un cuoco indiano e da un paio di boy arabi. Voi la conoscete quanto me, questa gente. Per essa la verità, come verità, non significa nulla. Dicono quel che voi desiderate che dicano, per pura cortesia.»
«In questo caso» osservò il dottor Reilly «essi dicono quello che noi non desideriamo. E poi le conosco benissimo le abitudini di qui. Appena fuori dall'ingresso si riunisce sempre una vera compagnia... Tutte le volte che sono arrivato nel pomeriggio ho sempre trovato la servitù che faceva circolo... Ed è naturale, perché non avrebbe altro posto dove andare.»
«Comunque, le vostre deduzioni mi sembrano ancora avventate. Perché non avrebbe potuto quell'uomo... quel demonio... essere arrivato prima ed essersi nascosto in qualche luogo?»
«Ammetto che la cosa non è impossibile» disse freddamente il dottor Reilly. «Supponiamo dunque, che un estraneo sia riuscito a intrufolarsi non visto. Sarebbe dovuto rimaner nascosto fino al momento giusto (e ciò non gli sarebbe stato possibile nella camera della signora Leidner, dove non esistono nascondigli) e correr poi il rischio di esser visto entrare nella camera e uscirne... dato che Emmott e il boy sono rimasti quasi sempre in cortile.»