«Conoscevate la signora Leidner prima di far parte della spedizione?»
«No. Non l'avevo mai vista.»
«Non vi si presenta alla memoria un fatto qualsiasi, anche un'inezia, che potrebbe aiutarci nelle indagini?»
Carl Reiter scosse il capo.
«Credo proprio di non potervi dire nulla, signore.»
«Signor Emmott?»
David Emmott parlò lentamente e concisamente:
«Ho lavorato al vasellame dall'una meno un quarto alle tre meno un quarto, sorvegliando il boy Abdullah, disponendo in ordine i vari pezzi, e salendo di tanto in tanto sul terrazzo ad aiutare il professor Leidner.»
«Quante volte siete salito sul terrazzo?»
«Quattro, direi.»
«E per quanto tempo?»
«Di solito un paio di minuti, non di più, ma una volta, dopo oltre una mezz'ora di lavoro consecutivo, sono rimasto una decina di minuti a discutere quali pezzi conservare e quali scartare.»
«E quando siete ridisceso avete trovato che il boy aveva abbandonato il suo posto?»
«Sì, l'ho chiamato, e lui è comparso sotto l'arco dell'ingresso. Era andato a chiacchierare con gli altri.»
«È stata quella l'unica volta che ha lasciato il suo lavoro?»
«Ecco, un paio di volte l'ho mandato io sul terrazzo con qualche vaso.»
Poirot disse gravemente:
«Sarà certo inutile, signor Emmott, chiedervi se avete visto qualcuno entrare o uscire dalla camera della signora Leidner, non è vero?»
Il signor Emmott rispose prontamente:
«Non ho visto nessuno. E nessuno si è fatto vivo in cortile nelle due ore che vi sono rimasto a lavorare.»
«Ed è vostra convinzione che fosse l'una e mezzo quando sia voi sia il boy eravate lontani dal cortile?»
«Più o meno dev'esser stata quell'ora. Naturalmente non posso dirlo con precisione assoluta.»
Poirot si volse al dottor Reilly.
«Questo coinciderebbe con il vostro calcolo circa il momento della morte, dottore?»
«Sì» rispose il dottor Reilly.
Il signor Poirot si tirò i lunghi baffi all'insù.
«Credo che possiamo senz'altro affermare che la signora Leidner ha trovato la morte in quei dieci minuti» disse gravemente.