«Dunque ha parlato del primo matrimonio della signora» disse pensosamente Poirot. «E non riuscite a ricordare se, parlandone, lei avesse l'aria di sospettare che voi, signorina Leatheran, poteste conoscere un'altra versione degli avvenimenti?»
«Credete che lei conosca la verità?»
«E possibile... E potrebbe anche aver scritto quelle lettere, e inscenato quei colpi alla finestra, eccetera.»
«Anch'io avevo pensato qualcosa di simile. È proprio il tipo di vendetta che quella donna avrebbe potuto immaginare.»
«Già, crudele tormento. Ma non è tipo da commettere un brutale assassinio a sangue freddo. A meno che, naturalmente...»
Tacque. Poi osservò:
«Stranissima la cosa che la signora Mercado vi ha detto: "So perché voi siete qui... ". Che cosa avrà voluto dire?»
«Non saprei.»
«Lei pensava che ci fosse un altro motivo, oltre a quello ufficiale per la vostra venuta. Quale? E perché avrebbe dovuto saperlo così bene? Strano anche che durante il tè, il giorno del vostro arrivo, non vi abbia tolto gli occhi di dosso.»
«Vedete signor Poirot, non è una vera signora.»
«Questa, ma SœUr, è una scusa, ma non una spiegazione.»
Non compresi bene, sul momento, quel che volesse dire anche perché subito domandò:
«E gli altri?»
«Credo che neppure la signorina Johnson avesse una grande simpatia per la signora Leidner. Ma non ne faceva mistero. E molto devota al professore, da anni lavora con lui... e naturalmente col matrimonio di lui molte cose erano cambiate.»
«Già. E dal punto di vista della signorina Johnson quello era stato un matrimonio poco felice. Il professor Leidner avrebbe fatto molto meglio a sposare lei.»
«Certo, che avrebbe fatto meglio. Ma gli uomini non guardano mai la convenienza, in certi casi. Del resto non si può biasimare il professore. La signorina Johnson non è certo uno splendore. La signora Leidner era molto bella invece. Non giovane — ma con un certo non so che... Vorrei che l'aveste conosciuta. Ricordo che il signor Coleman l'ha paragonata a una fata che ammalia i viandanti. C'era qualcosa di vero. Lei aveva... non ridete... aveva qualcosa di non terrestre!»
«Poteva incantare, capisco.»
«Lei non andava d'accordo neppure con il signor Carey, mi pare. Credo che anche lui fosse geloso. Un po' come la signorina Johnson. Sempre molto compiti a vicenda, fin troppo. Lui era un vecchio amico del marito e molte donne non possono soffrire i vecchi amici del marito. Sono seccate che qualcuno abbia potuto conoscere il consorte prima di loro.»
«Giusto. E i tre giovanotti? Il signor Coleman mi sembrava incline a far della poesia sul conto della signora.»
Non potei trattenermi dal ridere.
«E così brutto, signor Poirot» dissi. «Un giovane così terra terra...»
«E gli altri due?»
«Del signor Emmott non saprei cosa dire. E molto calmo e parla pochissimo. Lei era sempre molto gentile con lui. Lo chiamava amichevolmente David, lo stuzzicava sul conto della signorina Reilly e via dicendo.»