Carey voltò le spalle e se ne andò adirato, a grandi passi. Poirot rimase ad osservarlo e mormorò:
«Già, già... capisco.»
Poi, senza voltar la testa, disse a voce poco più alta:
«Non uscite ancora dal vostro cantuccio, signorina, caso mai lui giri la testa... Ecco, ora va bene. Avete trovato il mio fazzoletto? Grazie, molto gentile.»
Non accennò al fatto che io avevo ascoltato. Come poi se ne fosse accorto, non riuscivo a capirlo, giacché non aveva mai guardato nella mia direzione. Fui piuttosto contenta che non dicesse nulla, perché io sentivo di aver ragione, ma sarei stata un po' imbarazzata nel doverlo spiegare a lui.
«Credete proprio che la odiasse, signor Poirot?» gli chiesi. Poirot assentì, chinando il capo con una strana espressione.
«Sì» disse. «Credo che la odiasse.»
Poi si avviò a passo svelto verso il luogo dove lavoravano molti sterratori. Lo seguii. Dapprima non riuscii a distinguere che arabi, ma poi scorsi il signor Emmott sdraiato bocconi, intento a spolverare uno scheletro appena dissepolto. Quando ci vide, sorrise con la sua aria grave ma simpatica.
«Siete venuti a visitare i lavori?» chiese. «Fra un minuto sono da voi.»
Sedette e, munito d'un temperino, cominciò a raschiar via la terra dalle
ossa, fermandosi ogni tanto per fiatarvi o soffiarvi sopra, procedimento assai poco igienico.
«Vi riempirete la bocca di ogni sorta di germi malsani, signor Emmott» lo ammonii.
«I germi malsani sono il mio cibo quotidiano, signorina» rispose serio serio. «I germi non possono assolutamente nulla contro un archeologo. Tentano, ma si scoraggiano presto.»
Continuò per un poco a raschiare, poi parlò con un operaio che gli stava vicino e gli spiegò quel che desiderava.
«Ecco» disse alzandosi. «Tutto è pronto perché Reiter possa fotografare, nel pomeriggio. Mica male le cose che abbiamo trovate.»
Ci mostrò un vasetto di rame verdastro, alcune spille e parecchi oggetti azzurro e oro che erano stati collane.
Le ossa e tutti gli oggetti furono spazzolati, puliti e disposti per essere fotografati.
«Chi era?» chiese Poirot.
«Primo millennio. Doveva essere una signora molto importante. Il cranio è piuttosto strano. Voglio mostrarlo a Mercado... Si direbbe che sia morta in seguito a un delitto.»
«Una signora Leidner di duemila anni fa?» chiese Poirot.
«Forse» disse il signor Emmott.